Il 2023 è appena iniziato ed è già ricominciata la strage delle donne, a fare fuoco una guardia giurata che ha ucciso la propria fidanzata e poi si è suicidato
Un racconto che purtroppo sembra ricalcare tante altre storie che finiscono come trafiletti nella cronaca. Una guardia giurata di poco più di 30 anni ha utilizzato la propria arma per togliere la vita alla sua fidanzata e poi l’ha fatta finita in quella stessa stanza nella casa del quartiere Pontedecimo di Genova dove vivevano.
A scoprire i corpi di Giulia Donato e Andrea Incorvaia è stata la sorella di Incorvaia. La donna si era infatti recata presso l’abitazione dove i due vivevano insieme dopo aver cercato inutilmente di contattare il fratello per tutto il giorno. Sul luogo sono poi arrivati i medici e le pattuglie della squadra mobile, cui ora sono affidate le indagini.
Secondo le dichiarazioni e le prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, quello che sta emergendo è che probabilmente il motivo di questo omicidio suicidio è da ricercare nella storia finita o in fase di conclusione tra la guardia giurata e la sua fidanzata. Era stata Donato stessa a raccontare attraverso i social l’inizio della propria storia con Incorvaia e chi la conosceva parla di una ragazza sempre molto gentile. Nel 2021 la ragazza aveva anche dovuto sopportare la perdita della propria figlia, una bambina che si sarebbe dovuta chiammare Azzurra, avuta da un compagno precedente e morta pochi giorni dopo essere venuta al mondo. Ed è proprio un ricordo della sua bambina l’ultimo post pubblicato sui social prima del silenzio.
Cosa possa essere effettivamente successo tra la guardia giurata e la sua fidanzata resta ancora da chiarire anche se, stando ad alcune dichiarazioni, l’omicidio avvenuto presumibilmente martedì notte potrebbe essere avvenuto perché Incorvaia non avrebbe sopportato la separazione dalla fidanzata che a quanto pare aveva intenzione di lasciarlo.
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A trovare il corpo di Donato e di Incorvaia la sorella della guardia giurata che aveva deciso di recarsi nell’abitazione dove i due convivevano dopo aver provato, senza successo, a mettersi in contatto con suo fratello. Probabilmente la ragazza è stata uccisa nel sonno dal suo fidanzato, che poi è rimasto nella stessa stanza e lì si è tolto la vita usando la stessa pistola.