Palazzo Madama, sede del Senato, è stato oggetto di un attacco dimostrativo a base di vernice arancione da parte di un gruppo ambientalista. Condanna da parte di diversi esponenti del governo e dell’opposizione
Nella giornata di ieri un gruppo di cinque ragazzi appartenenti all’associazione ambientalista Ultima Generazione ha spruzzato vernice arancione su tutta la facciata di Palazzo Madama, palazzo in cui ha sede il Senato. Alcuni dei ragazzi sono ora stati arrestati e altri denunciati. L’accusa è danneggiamento aggravato. Si attende ora anche la prima udienza per direttissima.
Ma, oltre alle critiche al gesto ritenuto da diversi esponenti del governo un gesto inutile e vandalico, il fatto richiama anche l’attenzione su una mancanza di sicurezza adeguata nella zona del palazzo del Senato.
Imbrattano il palazzo del Senato, cinque tra denunciati e arrestati
Si sono avvicinati del tutto indisturbati al palazzo, imponente nella sua architettura che nel corso dei secoli si è andata consolidando fino ad assumere i connotati che si vedono ora a Roma. Quando l’unico carabiniere di guardia davanti a Palazzo Madama si è reso conto di quello che i cinque attivisti ambientalisti stavano facendo tutto ciò che ha potuto fare è stato tentare di fermarli da solo e lanciare contemporaneamente l’allarme. Sono quindi poi intervenuti altri rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno portato via i cinque attivisti.
Immediatamente sono partite le operazioni di pulizia e in serata la facciata di Palazzo Madama è tornata al suo colore originario. Da parte del mondo politico reazioni dì condanna unanime del gesto. Per la presidente del consiglio Giorgia Meloni si tratta di un gesto “oltraggioso, incompatibile con qualsiasi civile protesta”.
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Dello stesso avviso il ministro della sicurezza energetica e dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin secondo cui “è importante che i giovani e tutti i cittadini pongano attenzione su questi temi, ma è bene che sappiano che tutti gli atti vandalici messi in atto, anche se dimostrativi, sono inaccettabili e non saranno lasciati impuniti”. Le parole più dure sono, come era facile intuire, quelle del presidente del Senato Ignazio La Russa che ha dichiarato che “il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei Deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all’edificio”.