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Curiosita'

Via ai saldi invernali: i consigli da conoscere

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Valeria Poropat

Anche in questo nuovo anno torna l’appuntamento dei saldi. Con la crisi molti sono più che mai alla ricerca dell’affare ed ecco quindi alcuni consigli per evitare di spendere più di quello che avevate preventivato

Vetrina (foto pexels – italnews24.it)

Il mese di gennaio è caratterizzato dal periodo dei saldi invernali, che con un calendario prestabilito sono cominciati in due regioni con le altre che si accoderanno tra oggi e giovedì prossimo. Secondo i dati riportati da Confcommercio si stima che saranno poco più di 15 milioni le famiglie che cercheranno di fare compere approfittando dei prezzi in offerta.

Ma come per qualunque altra attività commerciale è bene sapere che i negozianti devono sottostare ad una serie di regole, che hanno tutte lo scopo di proteggere il cliente da eventuali comportamenti scorretti. Dalla possibilità di pagare con il metodo che si preferisce passando per i cambi ecco tutto quello che si può chiedere durante il periodo degli sconti di inizio anno.

Diritti dei consumatori anche nei saldi, cose da sapere

Saldi (foto pexels – italnews24.it)

Il momento dei saldi invernali è un periodo in cui sia i commercianti e i negozianti sia i comuni cittadini cercano di trarre il meglio con una spesa minima. Ma per i saldi come per le vendite che avvengono durante il resto dell’anno ci sono alcune regole cui i venditori devono sottostare. Una prima cosa da sapere è che nessun negoziante può rifiutarsi di accettare un pagamento con carta di credito o bancomat.

Non esiste infatti eccezione neanche per il periodo degli sconti: anche con lo sconto può essere utilizzato il bancomat o la carta. E a tal proposito vale anche la pena ricordare che non esiste nessun limite minimo alla cifra che si può chiedere di pagare con il bancomat. Un secondo elemento importante da tenere presente è che sulle targhette che identificano i prodotti con il prezzo scontato deve anche essere stato inserito ed espresso in maniera chiara il prezzo precedente dell’ultimo mese con la percentuale di sconto relativa. La merce che viene messa in saldo non deve poi essere tirata fuori dai magazzini ma a appartenere alla collezione attuale.

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Rimane invece alle decisioni di ogni singolo negoziante la possibilità o meno di far provare ciò che è in saldo nel proprio negozio e il cambio merce. Su questo argomento, però, vale anche il Codice del Consumo che prevede l’obbligo da parte del negoziante di riparare o sostituire ciò che è stato venduto se il compratore individua un danno o se quello che viene acquistato non è conforme a ciò che è stato indicato. Secondo le stime di Confesercenti le oltre 15 milioni di famiglie che parteciperanno ai saldi spenderanno circa 300 euro. Ricordiamo infine che domani 3 gennaio aprono i saldi in Valle D’Aosta mentre tutte le altre regioni, ad esclusione di Sicilia e Basilicata in cui i saldi sono cominciati oggi, dovranno attendere fino a giovedì 5 gennaio.

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Valeria Poropat