Papa Benedetto XVI è il pontefice rimasto nel cuore di molti nonostante, “come un fulmine a ciel sereno” decide di abbandonare il suo ruolo
Sia se si crede in Dio, sia se non si abbia la fede, quando viene eletto il Papa sono giornate emozionanti. Così come quando senza nessun preavviso si legge la notizia che il Papa decide di abbandonare, ci si interessa e si vogliono conoscere le motivazioni. Rimasto nel cuore di molti, nonostante abbia rinunciato alla carica di romano pontefice, il Papa emerito, Benedetto XVI. Shock e stupore non solo in Italia, ma nel mondo, quando nel febbraio del 2013 giunge la notizia che a causa dell’avanzata età e della mancanza di forze, terminerà il suo mandato da pontefice.
Ma la storia di Joseph Ratzinger, inizia molto prima della decisione presa e del suo pontificato. Infatti nasce in Germania nel 1927, il 16 aprile. Vive un periodo storico difficile, la Seconda Guerra Mondiale ed è testimone della violenza che in quegli anni si fa largo nella popolazione. Le condizioni economiche della famiglia erano modeste. La mamma era figlia di artigiani e prima di prendere marito aveva fatto la cuoca in alcuni alberghi. Suo padre era figlio di agricoltori ed era un commissario della gendarmeria.
Ratzinger, cresce in una cittadina vicino il confine con l’Austria dove riceve la sua formazione culturale, cristiana ed umana. Come ricordato prima, il periodo storico nel quale cresce non è affatto facile e la sua famiglia tenta di prepararlo a ciò che dovrà affrontare, soprattutto in relazione ad eventuali problematiche con il regime nazista. E’ lo stesso Papa emerito a ricordare che una volta è stato testimone di un atto di violenza verso il parroco da parte dei nazisti, poco prima che iniziasse la celebrazione della Santa Messa. Anni complessi, anche a fronte delle ostilità che si riscontravano verso la Chiesa cattolica in Germania.
Ma grazie alla sua famiglia che non ha mai abbondato i valori di bontà e di fede e tutto ciò che incombeva intorno a lui, la fede di Ratzinger si rafforzava sempre più. La Guerra stava per giungere alla sua fine, ma nulla ha impedito al Papa emerito di essere arruolato nei servizi ausiliari antiaerei. Conclusa una triste e violenta pagina della storia del mondo, si dedica allo studio di teologia e filosofia alla Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e all’Università di Monaco, precisamente dal 1946 al 1951. Quest’ultimo anno è stato fondamentale in quanto verrà anche ordinato sacerdote.
Da questo punto in poi insegnerà e continuerà i suoi studi, il grande lavoro che svolge nella comunità scientifica lo porterà anche a ricevere importanti incarichi. Nel 1977 viene nominato Arcivescovo di München und Freising da Papa Paolo VI. E’ stato inoltre il primo sacerdote diocesano dopo la bellezza di 80anni, a ricevere il governo pastorale della Diocesi bavarese. Il suo motto era: “Collaboratori della Verità“.
Nel 2005 poi arriva la nomina a Papa. Alla vigilia dell’importante compito celebra la Santa Messa “pro eligendo Romano Pontifice” presso la Basilica Vaticana con i 115 Cardinali, da lì a poche ore avrebbe avuto inizio il Conclave. Era il 19 aprile e la fumata bianca ha annunciato al mondo che era stato scelto il nuovo Papa, Ratzinger sceglierà il nome di Benedetto XVI chiaro messaggio delle sue intenzioni: la pace.
Poi, come è stato definito da molti, “un fulmine a ciel sereno”: Papa Benedetto XVI annuncia la sua rinuncia al soglio pontificio. Ratzinger è stato il primo Papa dopo Gregorio XII a pendere una simile decisione, evento avvenuto 598 anni prima. La scelta è stata presa a fronte delle condizioni della sua salute, le poche forze dovute all’avanzare dell’età. Da quel momento sarà chiamato Papa emerito, ma nonostante non sia più il pontefice è rimasto nel cuore di molti credenti che continuano ad ammirarlo e pregare per lui.