Miglianico (Chieti), donna uccisa in casa: il compagno si costituisce

Un’altra donna uccisa da qualcuno che forse gli aveva ripetuto troppe volte di amarla: la nuova tragedia e il nuovo ennesimo femminicidio arriva da Miglianico in provincia di Chieti

Eliana Maiori Caratella
Eliana Maiori Caratella (foto Facebook)

Lei aveva 41 anni e si chiamava Eliana Maiori Caratella. Il suo assassino di anni ne ha 39 ed era il compagno con cui la donna conviveva. L’ha uccisa nella casa non lontano dal centro di Miglianico dove i due vivevano insieme ai figli che la vittima aveva avuto dal precedente marito.

Sgomento e dolore nelle parole del sindaco Fabio Adezio e nelle parole della Responsabile politiche per la parità e i diritti del partito democratico abruzzese Marielisa Serone D’Alò. Un altro femminicidio che, queste sono le parole di Serone d’alò, dimostra come sia necessario applicare quanto sancito dalla Convenzione di Istanbul.

Tragedia a Chieti, madre di 41 anni uccisa

Come raccontato dal sindaco di Miglianico Fabio Adezio parlando della morte insensata di Eliana Maiori Caratella per mano del suo compagno di 39 anni, la donna si era più volte rivolta già ai servizi sociali del comune che aveva provato a “stare vicino alle difficoltà di una mamma di famiglia alle prese con una situazione particolare della propria vita affettiva, ma quando accadono queste tragedie ognuno di noi sente di non aver fatto abbastanza per chi si è trovato a soccombere di fronte ad un gesto insensato e incomprensibile, che non aveva avuto alcun segno premonitore”.

Come stanno tentando di ricostruire anche le forze dell’ordine incaricate di indagare, il compagno di Eliana l’avrebbe freddata con un colpo di pistola in pieno volto al culmine dell’ennesima discussione e avrebbe poi nascosto il suo cadavere nello sgabuzzino dell’appartamento. Poco dopo aver tolto la vita alla donna, il suo assassino si è recato nella locale stazione dei Carabinieri dove si è costituito raccontando ciò che aveva fatto.

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Su questa tragedia si è espressa anche Marielisa Serone D’Alò, Responsabile politiche per la parità i diritti del Partito Democratico in Abruzzo che così commenta: “Non possiamo che restare sgomenti attorno all’orrore che si è consumato a Miglianico. Ci stringiamo al dolore che ha colpito i figli e la famiglia della donna, strappata alla vita a soli 41 anni da un uomo, il suo compagno. Sempre di più chiediamo l’applicazione della Convenzione di Istanbul in materia di prevenzione perché nei nostri paesi, nelle nostre città non si debbano più vivere giornate come questa”.

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