I mondiali di calcio in Qatar si sono ufficialmente conclusi e hanno incoronato l’Argentina squadra migliore del mondo e soprattutto hanno permesso a Lionel Messi di stringere a sé quel trofeo d’oro che ora lo lancia nell’olimpo dei giocatori migliori di sempre accanto a Maradona e Pelè
Ma non è passato inosservato il gesto fatto poco prima di sollevare insieme alla sua squadra la Coppa del Mondo. Il numero 10 della squadra srgentina ha infatti lasciato che l’Emiro del Qatar lo vestisse con quella che all’apparenza era solo una vestaglia di tessuto semitrasparente nero bordato d’oro.
E in realtà quella vestaglia non è di certo un indumento da camera di poco valore. Dietro questa vestizione c’è anche, forse, da parte della FIFA la volontà di chiudere del tutto con le polemiche che hanno accompagnato fin dalla vigilia il mondiale che si è svolto nel paese arabo.
Messi accetta di indossare il bisht
Non sono bastati 90 minuti e neanche 120 minuti. La finale Argentina – Francia si è dovuta concludere con i calci di rigore dove i sudamericani si sono mossi con una sicurezza superiore ai francesi. Una sicurezza che ha permesso alla squadra sudamericana di portare a casa il trofeo tanto ambito. Dopo il gioco di luci e le centinaia di fuochi d’artificio che sono partiti intorno allo stadio, è arrivato il momento della premiazione dei giocatori e di quel gesto che tutti i calciatori sognano: alzare la coppa al cielo.
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Ma tra la consegna della medaglia d’oro al 10 della nazionale argentina e il suo salire sul piccolo podio al centro del grande palco su cui lo aspettavano gli altri c’è stato un altro momento. L’Emiro del Qatar e Infantino, presidente FIFA, hanno infatti vestito la Pulce con una veste tipica del mondo arabo: il bisht. Si tratta sicuramente di un gesto con cui anche la FIFA sta cercando di ricomporre le polemiche che hanno accompagnato da subito la scelta di far disputare i mondiali in un Paese come il Qatar dove i diritti umani delle donne e delle minoranze sono ancora fermi a qualche secolo fa.
La veste indossata da Messi è un indumento tipico degli sceicchi e dei principi nel mondo arabo e voleva essere forse una investitura per quello che tanti ormai chiamano il re del calcio. Come ogni gesto e ogni silenzio di questi Mondiali, è però anche molto di più.