Le pensioni continuano a essere argomento di discussione tra le forze della maggioranza e potrebbe esserci spazio per un altro emendamento molto caro a Forza italia, quello per le pensioni degli ultra 75enni. Ma si potrà fare in tempo?
La parte di Legge di Bilancio per il 2023 che si rivolge ai pensionati è uno dei punti più caldi nella discussione tra le forze politiche e anche tra governo e sigle sindacali. Occorre poi tenere presnete anche i rilievi seppur minimi che sono arrivati da parte della Commissione Europea.
Il percorso di approvazione della Mmanovra è però dettato da un calendario molto stretto nel quale semmbra difficile trovare posto per tutti gli emendamenti che sono stati presentati. E anche se una parte sono stati sfoltiti altri restano da valutare. La questione è talmente delicata che qualcuno parla anche di passare al voto di fiducia per riuscire a raggiungere l’obiettivo dell’apporovazione senza arrivare all’esercizio provvisorio.
Secondo le dichiarazioni rilasciate da Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia, entro lunedì ci sarà il via libera agli emendamenti presentati dal suo partito. Emendamenti che sono il riflesso di uno dei temi che il partito fondato da Silvio Berlusconi ha sempre messo al centro anche in campagna elettorale: le pensioni e il loro innalzamento. Nello specifico l’emendamento in questione è quello che potrebbe far crescere le pensioni minime per almeno una parte dei pensionati e delle pensionate che ora faticano ad arrivare alla fine del mese. L’emendamento vorrebbe quindi portare a una cifra più alta le pensioni.
La cifra che Forza Italia chiede per gli ultra 75enni è quella ormai ribadita da subito: 600 euro. Secondo Forza Italia ci sono infatti fondi per avviare questa riforma almeno per i pensionati dellla fascia più anziana. Altro argomento relativo alle pensioni è quello che portano avanti invece i sindavati, con la Cils in testa, che chiedono una rivalutazionepiù cospicua.
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Ma da parte di chi deve tenere i conti in linea con i bilanci arriva, per l’emendammento voluto da Forza Italia una apertura che è in realtà solo parziale. Nonostante le trattative, infatti, sembra che non ci sia spazio per arrivare a toccare i 600 euro e che quindi gli ultra 75enni dovranno accontentarsi di toccare i 590 euro. Rimarrà ancora nella sua versione attuale invece Opzione Donna, per la quale comunque la Ministra del Lavoro ha già chiarito arriverà con più calma una vera riforma.