La stagione invernale può diventare un vero e proprio pericolo mmortale e la triste fine di questo zio con suo nipote adolescente ne è l’ennesima dimostrazioine: i due sono infatti morti mentre tentavano di scaldarsi con un fuoco
La scoperta è stata fatta dopo l’allarme lanciato dalla moglie dell’uomo che non vedendoli rientrare a chiesto aiuto alle forze dell’ordine. La tragedia si è svolta a Rho alle porte di Milano e le vittime sono un uomo e un ragazzo di origine egiziana.
Si tratta di una situazione purtroppo ricorrente soprattutto quando comincia ad arrivare il freddo e questo zio e nipote sono solo le ultime due vittime di un assassino silenzioso troppo spesso ignorato: il monossido di carbonio.
Erano le ore 23 al civico numero 15 di via Ticino, Rho, provincia di Milano. Quando i soccorritori sono arrivati non hanno potuto fare altro che constatare la morte dei due uomini, zio e nipote, accanto a un braciere acceso. La scoperta alll’interno di una casa in ristrutturazione. Le due vittime, 43 anni e 17 anni, sono però solo le ultime in ordine di tempo. Il monossido di carbonio e le fughe di gas sono infatti purtroppo all’ordine del giorno nel periodo invernale.
Con la crisi che avanza e riduce le possibilità di spesa delle famiglie sono sempre di più quelli che cercano metodi alternativi per riscaldarsi spesso sottovalutando i pericoli delle fiamme libere. Sempre nella zona di Milano si è già registrata una vittima a novembre e altre tre persone, una madre con due bambini, sono invece stati ricoverati all’Ospedale Niguarda di Milano a seguito di una intossicazione da monossido.
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La vittima, un ragazzo di 24 anni di origine napoletana si trovava a Milano per lavoro e condivideva la stanza con un altro ragazzo, a sua volta ricoverato in gravi condizioni. Vale la pena ricordare che accendere stufe o bracieri di ogni tipo in casa senza che vi sia la possibilità di una buona areazione mette in pericolo chiunque si trovi a stazionare nelle stanze. La combustione infatti produce monossido di carbonio che il corpo umano non percepisce come pericolo fino a quando non è troppo tardi.