Stretta Bce, mutui più cari e meno investimenti da parte delle imprese

L’annuncio fatto da Christine Lagarde riguardo i tassi ritoccati dalla BCE ha provocato tutta una serie di reazioni a catena i cui effetti più gravi si vedranno sui tassi dei mutui

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Christine Lagarde (foto Twitter)

Secondo alcune scuole di pensiero la decisione presa dalla Banca Centrale Europea di rivedere al rialzo di mezzo punto percentuale i tassi di interesse avviene in un momento in cui invece si sarebbe dovuta trovare un’altra soluzione.

L’effetto più macroscopico è di certo quello che riguarda i tassi di interesse per i mutui. In particolare si sta creando, e probabilmente sarà una situazione che perdurerà nel tempo, una inversione di tendenza per quello che riguarda la scelta più conveniente tra un mutuo a tasso fisso e un mutuo a tasso variabile. Altri effetti di questa mossa che in realtà arriva in Europa dopo che già negli Stati Uniti e nel Regno Unito si erano prese decisioni simili, si avranno anche per quello che riguarda gli investimenti da parte delle imprese, i risparmi e la concorrenza dell’import.

Salgono i tassi della BCE, un problema per i mutui ma non solo

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Casa (foto Unsplash)

Le parole della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde arrivano in un momento già piuttosto delicato. Come riportato anche dalla sezione Europa di today.it, il programma presentato da Francoforte prevede un aumento di mezzo punto percentuale da ripetere in maniera costante e per un periodo piuttosto lungo di tempo. La decisione della Banca Centrale Europea si è resa necessaria, questo spiega la presidente dell’organo europeo, per contrastare l’inflazione che è salita senza controllo a causa della crisi provocata dalla guerra in Ucraina. Per i cittadini comuni la prima conseguenza è quella che riguarda i tassi di interesse dei mutui. Aumentando i tassi da parte della Banca Centrale Europea aumentano anche i tassi di interesse che le banche chiedono quando prestano denaro. E a farne le spese sono proprio quelli che hanno deciso di stipulare un mutuo a tasso variabile e le imprese che chiedono prestiti e che, con i tassi in rialzo, probabilmente invece aspetteranno ancora per fare investimenti.

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Nella situazione contingente, infatti, e se arriveranno gli altri aumenti previsti dalla BCE, ci si ritroverà nella situazione di avere mutui a tasso fisso diventati più vantaggiosi dei mutui a tasso variabile. Andando a guardare ai numeri e in particolare al peso che questo aumento può avere sulle rate del mutuo, l’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso riportato anche da money.it si attesta a 2,36% per il mutuo a 20 anni. Sempre i colleghi di money.it fanno notare anche come, secondo le stime, 50 punti percentuali in più sui tassi di interesse da parte della BCE si trasformeranno in 35 euro circa di aumento oltre le cifre già ritoccate in precedenza.

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