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350 euro in busta paga: a quali lavoratori spettano

Published by
Valeria Poropat

Per una fascia di lavoratori sono in arrivo 350 euro in busta paga. I soldi verranno accreditati con i cedolini dei prossimi mesi. Ecco a chi spettano i soldi

Bonus (foto Unsplash)

Ci sono buone notizie per almeno una parte dei lavoratori dipendenti del nostro Paese. Nel cedolino del prossimo mese di gennaio sono previsti infatti soldi in più. In totale potranno beneficiare di questa somma circa 3 milioni di lavoratori. L’erogazione avverrà in parte nel mese di gennaio e in parte nel mese di marzo del 2023.

Si tratta del risultato di un accordo ponte in vista di una contrattazione vera e propria su alcuni contratti nazionali ormai scaduti. Ad annunciare questi soldi una tantum sono stati i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs insieme a Confesercenti, Federdistribuzione, le associazioni delle cooperative di consumo e Confcommercio. Tutto questo in attesa che a gennaio riprendano le trattative per i contratti collettivi nazionali.

350 euro a questi lavoratori, in attesa di un contratto più adeguato

I 350 euro che circa 3 milioni di lavoratori si ritroveranno a ricevere in parte nella busta paga di gennaio e in parte in quella di marzo, suddivisi in 200 euro a gennaio e 150 euro a marzo, sono un anticipo che riguarda la vacanza contrattuale dovuta ai contratti già scaduti. Si tratta di un accordo che permette ai lavoratori del terziario, della distribuzione organizzata e della cooperazione di ricevere un primo emolumento che anticipa le trattative, che si sarebbero dovute già concludere e che invece proseguiranno a gennaio, per una revisione del contratto nazionale che gli riguarda.

Come sottolineato anche da Federdistribuzione in una nota, questo primo accordo è un passo avanti per tutelare i lavoratori in una situazione economica resa complicata dall’inflazione “i cui effetti determinano la riduzione della redditività delle aziende del settore della distribuzione moderna e la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni“.

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La somma relativa di 350 euro sarà un importo lbordo da corrispondere al quarto livello. Questo significa che per i livelli inferiori ci sarà una cifra riparametrata. In questo accordo ponte è previsto anche un altro piccolo passo avanti per tutti i lavoratori coinvolti: si tratta di un aumento di 30 euro delle buste paga. La situazione contingente con la crisi energetica che ha portato ad un aumento generale dei costi della vita va affrontato anche a livello di contrattazione nazionale per mettere i lavoratori nelle condizioni di poter vivere in maniera dignitosa.

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Valeria Poropat