All’interno della Manovra 2023 c’è un articolo che riguarda la possibilità per gli esercenti di non accettare pagamenti con il POS sotto una certa cifra e non subire conseguenze. Ma questa soglia potrebbe ora cambiare rispetto ai numeri che sono circolati ultimamente
La Legge di Bilancio per l’anno prossimo che il governo guidato da Giorgia Meloni sta presentando al Parlamento italiano e che ha già presentato al Parlamento Europeo e da cui ha ricevuto una valutazione contiene di certo alcuni nodi ancora tutti da sciogliere. E uno di questi nodi è proprio quello sul nuovo limite per l’utilizzo del POS.
In una prima bozza si pensava che agli esercenti sarebbe stata data facoltà di non accettare, senza incorrere in sanzioni, pagamenti elettronici al di sotto dei 30 euro. Nella bozza di Manovra che poi è stata fatta circolare questo limite era stato raddoppiato ed era quindi arrivato a 60 euro. Ma questo prima dell’analisi da parte dell’Unione Europea.
Per quello che riguarda i pagamenti elettronici, da una parte ci sono moltissimi esercenti e commercianti che dichiarano che l’obbligo a dover accettare pagamenti digitali anche per cifre piccolissime comporta una riduzione sostanziale dei guadagni che vanno spesi tra commissioni bancarie e spese legate al possesso dell’attrezzatura. Dall’altra c’è almeno una parte politica che pensa che invece mettere nelle condizioni i cittadini di pagare con gli strumenti digitali qualunque somma sia un modo per contrastare il nero e l’evasione fiscale.
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Da parte del governo guidato da Giorgia Meloni all’interno della Manovra è arrivata una sorta di posizione mediana. Incentivare i pagamenti digitali è infatti uno dei requisiti per continuare a ricevere i soldi del PNRR e non può per questo essere sconfessato. Ma, ascoltando proprio le lamentele degli esercenti, all’interno della Legge di Bilancio 2023 era stata inserita una clausola secondo cui i pagamenti digitali potevano essere rifiutati se la somma da corrispondere al commerciante fosse stata entro i 30 euro. A una seconda revisione questa somma era stata fatta passare a 60 euro.
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Ma, adesso che ci sono anche le valutazioni da parte della Commissione Europea sembra proprio che si sia trovata una posizione ancora più mediana tra le due cifre e che le sanzioni per gli esercenti che non accettano il bancomat scatteranno solo dai 40 euro in su. A rendere noto questo cambiamento all’interno della manovra Giorgio Mulè di Forza Italia.