Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Matteo Salvini in seguito al pauroso incidente di Alessandria costato la vita ad alcuni giovani propone di modificare il Codice della Strada e in particolare le pene per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti
Le immagini che hanno fatto il giro di tutti i canali e dei social della monovolume ridotta ad un ammasso di lamiere contorte hanno scosso nuovamente l’opinione pubblica e riportato al centro della discussione la sicurezza stradale e in particolare i controlli e le pene su chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha a tal proposito rilasciato alcune dichiarazioni relative al Codice della Strada considerato superato.
Tra le possibili proposte cambiamenti radicali alle pene da infliggere a chi viene trovato ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti alla guida e provoca incidenti. Il Ministro propone addirittura la revoca a vita della patente sottolineando come ci siano diverse associazioni di vittime di incidenti stradali che chiedono questa modifica al Codice della Strada da tempo.
Revoca della patente a vita per chi guida ubriaco e multe da calcolare con il reddito
Secondo quelle che sono le dichiarazioni fatte sia dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini sia dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami nel corso della presentazione del rapporto sulla sicurezza stradale di Dekra, c’è la volontà di aggiornare il Codice della Strada che, secondo il ministro, va aggiornato e ammodernato dato che si tratta di norme vecchie di 30 anni che hanno subito solo minimi aggiustamenti nel corso del tempo.
E parlando proprio anche dell’incidente di Alessandria di quest’ultimo fine settimana, il Ministro Salvini ritiene che in alcuni casi particolarmente gravi sia necessario introdurre la sospensione a vita della patente. Su questa questione Matteo Salvini è piuttosto netto: “è giusto sanzionare gli automobilisti responsabili e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano“. Soprattutto perché, sempre secondo il ministro, chi si mette alla guida ubriaco o drogato “è un potenziale assassino“.
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A parlare della possibilità di cambiare il modo in cui vengono calcolate le sanzioni e le multe è invece Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. Bignami sottolinea che, proprio nell’ambito di quella revisione del Codice della Strada che Salvini vuole portare a un tavolo già entro la fine di quest’anno, ci sarà spazio anche per parlare di una eventuale realizzazione di sanzioni calcolate in base al reddito. “Perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva”, questo il pensiero del Viceministro ai Trasporti, “una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata“.