A Venezia un diverbio come ne possono avvenire tanti all’interno di un condominio si è trasformato in una vera e propria tragedia con un uomo morto a seguito di una spinta
La dinamica della lite appena fuori un condominio di Chioggia che ha portato alla morte di un uomo di 67 anni è stata ricostruita rapidamente dalle forze dell’ordine e risulta banale quanto agghiacciante nella sua banalità. Un diverbio si è trasformato in una serie di schiaffi e in una caduta che ha provocato un coma irreversibile.
La vicenda si è svolta sotto gli occhi di una testimone che ha cercato anche di prestare soccorso alla vittima. Soccorsi che però si sono dimostrati purtroppo inutili. L’aggressore è stato trattenuto dai carabinieri.
“Chiedi scusa” e lo picchia in strada, morto anziano a Venezia
Per Paolo Marangon e una sua amica doveva essere semplicemente una serata da passare in pizzeria e invece si è trasformata in una aggressione verbale aggravata da alcuni colpi che poi hanno provocato una caduta sull’asfalto che per l’uomo è stata fatale. Secondo quanto ricostruito dai militari l’uomo stava infatti uscendo dal portone del palazzo in cui abitava e nel passare nel vano del portone ha inavvertitamente urtato un ragazzo di 26 anni, già molto noto alle forze dell’ordine locali, che ha preteso da lui delle scuse.
Il 67enne si è però allontanato ed è stato a questo punto raggiunto dal ragazzo che lo ha schiaffeggiato colpendolo abbastanza forte da farlo cadere a terra. Nella caduta, Marangon ha sbattuto purtroppo la testa sul marciapiede e nonostante l’intervento dell’amica che era con lui, che ha provato anche con la rianimazione d’emergenza, l’uomo è purtroppo poi deceduto poco dopo l’arrivo nell’ospedale All’Angelo di Mestre. La caduta aveva infatti provocato una emorragia cerebrale gravissima.
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Ciò che fa riflettere di questa storia è come l’aggressore fosse già stato denunciato più volte proprio per reati violenti tra cui intimidazioni e comportamenti violenti ma si trovasse comunque a piede libero. Altrettanto straziante è l’idea che per un banale diverbio in un condominio si possa essere aggrediti e morire senza una vera motivazione. Questa aggressione ricorda molto da vicino la strage alla riunione di condominio del quartiere Fidene di Roma nella quale hanno perso la vita tre donne mentre un’altra lotta ancora in ospedale con una ferita da arma da fuoco alla testa.