Bruxelles, chi è l’europarlamentare greca Eva Kaili

Un vero pandemonio è scoppiato a Bruxelles e al centro di questo scandalo ci sono alcuni italiani e Eva Kaili, vicepresidente dell’Europarlamento. Le accuse nei confronti di tutti gli indagati, Kaili compresa, sono di corruzione 

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Parlamento Europeo (foto Unsplash)

A riportare la vicenda per primi le testate Le Soir e Knack che hanno diffuso non solo nomi e cognomi degli indagati ma anche alcune informazioni riguardo proprio le accuse e l’inchiesta portata avanti dalle autorità belghe.

Sta destando scalpore, per esempio, il noime dell’ex europarlamentare di Partito Democratico e Articolo 1 Antonio Panzieri e del segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini. Coinvolta anche Kaili insieme al compagno Francesco Giorgi, ex assistente di Panzieri.

Chi è Eva Kaili, indagata nello scandalo di Bruxelles

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Parlamento Europeo (foto Pexels)

Eva Kaili è greca originaria di Salonicco dove è nata nel 1978 e prima di essere elettra al Parlamento greco è stata giornalista televisiva per Mega Channel. Come riporta il Corriere della Sera, negli anni al Parlamento del suo Paese, Kaili ha lavorato come “consulente per gli affari pubblici e presidente del Centro per l’uguaglianza di genere del ministero dell’Interno greco per alcuni anni” per poi essere eletta per due volte, nel 2014 e nel 2019, la Parlamento Eruopeo e prendere anche la carica di Vicepresidente.

Al centro del lavoro degli inquirenti belgi ci sarebbero iongerenze e mazzette da parte di un non chiarito Paese del Golfo che però Le Soir e Knack identificano come il Qatar ed è proprio sul Qatar che si è concentrato un intervento di Kaili di fine novembre. Un intervento in cui Kaili sembrava apprezzare e invitava a fare altrettanto il lavoro fatto nel Paese per i dirtti umani. Parole che ora ovviamente vengono soppesate anche alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini.

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Le indagini della Procura di Bruxelles avrebbero infatti individuato rapporti tra questo “Paese del Golfo” con “terzi che ricoprono posizioni politiche o strategiche di rilievo all’interno del Parlamento europeo“. Rapporti composti da “ingenti somme di denaro” e “regali di grande entità“. Non è noto cosa sia stato trovato a casa di Kaili ma si sa invece che a Panzeri sono stati sequestrati ben 600 mila euro.

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