Insieme alle pensioni e al limite al contante il tema dello stralcio delle multe e delle cartelle fino a 1000 euro è tra quelli che tiene banco. Ecco chi potrebbe davvero decidere di stralciare queste carte
Da quando sono iniziate a circolare le informazioni più o meno circostanziate riguardo la Legge di Bilancio 2023 che ora si appresta ad iniziare un veloce passaggio alle Camere per essere approvata prima che debba entrare in vigore l’esercizio provvisorio, si è parlato di tutto quello che potrebbe succedere alle cartelle esattoriali di valore più basso.
Sin da subito, il viceministro all’economia Maurizio Leo ha diffuso dati relativi ai costi di gestione delle pratiche di importi più piccoli, sottolineando come lo Stato spenderebbe più soldi di quanti ne potrebbe ricevere riuscendo a far valere i suoi diritti con il contribuente inadempiente. Da qui l’idea che si è trasformata ora in parte della Manovra, di stralciare multe e cartelle esattoriali fino alla soglia dei 1000 euro. Finora sembrava che il meccanismo di stralcio per queste cartelle esattoriali di valore ridotto sarebbe stato un meccanismo automatico messo in campo da Agenzia delle Entrate. Ma potrebbe non essere così.
Stralcio multe e cartelle, e se non fosse automatico?
Come accennato, tra le misure previste nella Manovra per il 2023 c’è lo stralcio delle cartelle esattoriali con valore fino a 1000 euro, queste cartelle esattoriali per poter rientrare nello stralcio devono essere relative agli anni compresi tra il 2000 e il 2015. Si tratta quindi non di un condono o di un tana libera tutti ma di un modo per evitare che lo Stato spenda soldi per cercare di recuperare somme di piccola entità inferiori alle spese di riscossione.
Ma, secondo quanto riportato anche dai colleghi de Il Messaggero, ci sarebbe stato un cambio di idea per quello che riguarda chi dovrebbe nei fatti occuparsi di decidere dello stralcio o meno di queste cartelle. Nelle parole riportate da il Messaggero è attribuite a Maurizio Leo, potrebbe essere dato mandato ai Comuni di decidere o meno se effettivamente accettare lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro. Ed è sempre Il Messaggero a riportare anche alcune dichiarazioni fatte da Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, che ha sottolineato come se venisse reso automatico lo stralcio di quelle cartelle ci sarebbe un possibile danno ai bilanci di moltissimi comuni. Comuni che potrebbero, sempre secondo Anci, riscuotere ancora almeno 300 milioni di euro.
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L’ipotesi di lasciare ai comuni facoltà di scelta è affiancata alla richiesta di revisione della norma e, nel caso si volesse procedere con l’automazione dello stralcio, anche alla richiesta di un fondo per indennizzare quei comuni che con lo stralcio delle multe e delle cartelle fino a 1000 euro si vedrebbero sottrarre una parte cospicua delle proprie entrate. Un’altra via possibile, e un’altra proposta, è infine quella di abbassare la soglia dello stralcio sotto i 1000 euro, per permettere così la riscossione di almeno una parte di quelle somme.