Dopo gli eventi tragici che hanno coinvolto l’isola di Ischia c’è ora il pauroso risveglio del vulcano dell’isola di Stromboli la cui attività sta spaventando gli abitanti
La notizia positiva è che stando alle informazioni rilasciate dalla protezione civile non ci sono da registrare danni a cose o persone ma rimane evidente la grande paura per tutti. Chi vive sulle isole di origine vulcanica come l’isola di Stromboli è ovviamente consapevole della posizione precaria in cui ha deciso di trovarsi.
Convivere con un gigante che da un momento all’altro e senza preavviso potrebbe scuotere fin nelle fondamenta case e strutture o ricoprirle con una colata di lava è convivere con un gigante scorbutico cui va portato profondissimo rispetto. Un gigante scorbutico che ogni tanto scrolla le spalle ma provoca danni come il maremoto che si è generato dopo l’ultima eruzione.
Le eruzioni dell’isola che appartiene all’arcipelago delle Eolie, al largo della costa siciliana sono piuttosto frequenti con l’ultima, prima di questa che ha provocato anche un piccolo tsunami, che risaliva infatti al 10 ottobre scorso. La montagna, che si eleva sul livello del mare per meno di 1000 metri è uno dei vulcani più attivi di tutto il Mediterraneo.
Secondo le informazioni più recenti l’eruzione iniziata qualche giorno fa sta proseguendo dalla zona del cratere Nord fino ad arrivare direttamente sul mare. Ma quello che ha fatto più paura a tanti non è la lava che continua a scorrere dalla bocca del vulcano quanto il distacco di materiale dalla cosiddetta Sciara del fuoco che ha portato a una piccola onda anomala alta circa un metro e mezzo che, anche se di misura ovviamente contenuta rispetto per esempio agli tsunami che si verificarono con l’ultimo grande terremoto in Giappone al largo di Fukushima, ha comunque generato una più che discreta apprensione.
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Per sicurezza le scuole al momento sono chiuse e da parte del sindaco di Lipari potrebbe arrivare la decisione di bloccare momentaneamente tutte le escursioni sul vulcano. Questa decisione verrà presa dopo l’incontro che lo stesso primo cittadino avrà con chi si occupa del monitoraggio dello Stromboli e anche con la protezione civile nazionale e regionale. Per quello che riguarda l’onda anomala che si è generata per il distacco del materiale verso il mare si è attivata anche la prefettura di Reggio Calabria ma, nonostante il lugubre suono delle sirene si sia sparso su tutta l’isola e nei dintorni, non si sono avuti danni. Ovviamente la situazione rimane strettamente monitorata.