Nell’ultima edizione di Ciao Darwin uno dei concorrenti, Gabriele Marchetti, non controlla la caduta e finisce paralizzato in sedia a rotelle. Ecco cosa fa oggi
L’incidente che ha coinvolto Gabriele Marchetti ha aperto un grande dibattitto sulla sicurezza e responsabilità nei programmi televisivi. Nel 2019, durante una delle sfide classiche di Ciao Darwin8, il concorrente Gabriele Marchetti non riuscendo a controllare la caduta, si rompe il collo finendo in acqua.
Da quel fatidico 17 Aprile, Gabriele non sarà mai più lo stesso. La sua vita oggi è molto diversa da quella vissuta fino al 2019. Non viaggia più, non lavora più, non pratica sport, non può fare più nulla in autonomia, essendo paralizzato dal collo in giù. Ma il risvolto più tragico della sua storia è la sentenza del tribunale che dopo le indagini non ha trovato alcun colpevole assolvendo tutti e quattro gli imputati.
La vita di Gabriele Marchetti dopo l’incidente a Ciao Darwin
Come raccontato da Gabriele Marchetti, decise di partecipare a Ciao Darwin, il game show trentennale condotto da Bonolis e Laurenti, per fare qualcosa di divertente e nuovo. Quello che è accaduto però è stato tutt’altro che divertente, anzi potremmo dire il contrario. Come riportato da TAG24, si è da poco concluso il processo rispetto alla sua vicenda, con un esito che ha spiazzato tutti: assoluzione per tutti e quattro gli imputati.
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La famiglia di Marchetti ha comunque ricevuto, seppur sconosciuta la somma, un risarcimento da parte dei vertici di Mediaset, per affrontare le cure e la nuova vita di Gabriele. Da dopo l’incidente, che gli ha provocato una frattura del collo con conseguente paralisi totale di tutti gli arti, per Gabriele anche il gesto più semplice è ormai impossibile da effettuare, dovendo fare affidamento per ogni singolo atto sulla moglie Sabrina e il caro figlio Simone.
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Gabriele ha parlato della sua vita pre-incidente e di come quella vita normale fatta di lavoro e partite di pallone con amici sia solo un ricordo lontano. La sua speranza oggi è che venga accolto il suo annuncio, e che possa sottoporsi a cure anche sperimentali per poter recuperare al più presto, seppur parzialmente, parte della sua mobilità.