La decisione di compiere il passo e formalizzare l’acquisto della prima casa è molto importante ma attenzione a questo errore perché può costare veramente molto caro
La situazione nel nostro Paese per quello che riguarda i tassi di interesse applicati a finanziamenti e mutui sta scoraggiando molti dal tentare la strada dell’acquisto della prima casa. Ma questo non significa che non ci siano comunque alcune agevolazioni per determinate categorie di futuri possessori di un appartamento.
Se rientri anche tu nella fascia di cittadini che può usufruire dell’aiuto dello Stato per comprare la tua prima casa devi però conoscere molto bene tutte le norme che riguardano questo perché, in caso anche di una semplice svista, c’è il pericolo che ti venga chiesto un pagamento anche di 20 mila euro come multa. Questo è quindi quello che occorre sapere e soprattutto l’errore da non commettere mai.
Cosa non fare se decidi per l’acquisto della prima casa
Nel nostro Paese, rispetto a molte altre realtà in tutto il pianeta, uno dei sogni più ricorrenti è di certo quello di avere la possibilità di svegliarsi tutte le mattine in una camera da letto che si trova all’interno di una casa che si può definire propria. Una situazione che a causa dell’aumento dei tassi di interesse applicati dalle banche e dagli istituti finanziari potrebbe in questo periodo specifico risultare un po’ più complicata da trasformare in realtà.
Ma per chi riesce ad arrivare alla firma del mutuo o, per chi è molto fortunato, direttamente alla firma delle carte che sanciscono l’acquisto della casa c’è comunque una regola che non va mai dimenticata. Perchè in caso di contravvenzione a questa norma può arrivare anche una richiesta di pagamento da parte di Agenzia delle Entrate.
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Nel momento in cui si decide di acquistare la prima casa, infatti, da parte dello Stato sono previste tutta una serie di agevolazioni anche a livello di tassazione e infatti esiste l’obbligo di mantenere il possesso dell’immobile che si destina a prima casa per almeno cinque anni. Nel caso in cui si decida quindi di vendere quella che è stata dichiarata prima casa prima dello scadere dei cinque anni dall’acquisto, Agenzia delle Entrate può arrivare a chiedere indietro tutto ciò che è stato ammortizzato dallo Stato. Una cifra che può toccare anche i 20 mila euro.