Per chi possiede un conto corrente, o più di uno, è ha una questione aperta con Agenzia delle Entrate ci sono alcune cose da sapere assolutamente e che riguardano l’eventuale pignoramento delle somme che si trovano sul conto o che vi vengono depositate
La situazione di crisi che sta coinvolgendo tutti i cittadini e le famiglie porta anche a volte a non riuscire a pagare le tasse e le imposte dovute allo Stato.
E per chi si ritrova a doversela vedere con Agenzia delle Entrate c’è il rischio di vedersi anche bloccare ciò che c’è sul conto in banca. Il pignoramento è infatti uno dei modi con cui Agenzia delle Entrate rientra in possesso di quanto i cittadini devono e non hanno versato. Una prima informazione utile per tutti riguarda che cosa può o non può essere pignorato e, in seconda battuta, se ci sono eventualmente dei limiti oltre i quali neanche l’Agenzia delle Entrate può andare sul conto corrente.
Agenzia delle Entrate, come ci si comporta col conto corrente
Può capitare a tutti anche solo una volta nella propria vita di dover pagare dei tributi o delle tasse e di non farlo. In caso non si riesca per esempio a pagare anche semplicemente il bollo dell’auto si risulta debitori con lo Stato italiano. Stesso discorso per chi non paga il canone RAI. Per queste persone, se in caso di controllo risultano delle anomalie, Agenzia delle Entrate avvia un procedimento per riavere le somme dovute e non versate.
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Ad occuparsi di pignorare i beni posseduti dal cittadino manchevole nei confronti dello Stato è la sezione Riscossione di Agenzia delle Entrate. Come accennato, il pignoramento può essere effettuato su tutto ciò che è possesso del cittadino in difetto. Quindi, per esempio, può essere pignorato il conto corrente ma anche la pensione oppure i beni mobili e immobili intestati al cittadino stesso. Ma per quello che riguarda il conto corrente, lo stipendio e la pensione ci sono alcune distinzioni che lo Stato fa. Se sul conto corrente insistono somme che vengono accreditate ma che non fanno parte dello stipendio, per esempio nel caso in cui a doversela vedere con Agenzia delle Entrate sia un libero professionista che quindi non ha un datore di lavoro ma solo dei clienti, il conto corrente può essere pignorato per intero.
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Per i lavoratori dipendenti e per i pensionati esiste invece un limite. Se sul conto corrente viene depositato lo stipendio o la pensione, il pignoramento può avvenire solo per una cifra stabilita e che deve lasciare nella disponibilità del cittadino comunque manchevole una somma a sua volta pari ad almeno tre volte l’assegno sociale. Calcolando che l’assegno è adesso di circa 500 euro, è facile comprendere come ciò che può essere pignorato su un conto su cui arriva lo stipendio la pensione deve permettere di mantenere libero almeno 1400 euro.