Le ultime puntate del GF Vip sono state intense a causa del contagio di alcuni partecipanti. Ecco svelata la quarantena di Patrizia e Wilma
A parlare è stata proprio Patrizia Rossetti che ha svelato i retroscena del soggiorno in quarantena fatto in hotel insieme agli altri partecipanti. Anche Wilma Goich si è unita al racconto aggiungendo particolari anche agghiaccianti, parlando di urla, dell’isolamento e del malessere fisico suo e degli altri “contagiati“.
La permanenza in hotel per i concorrenti Patrizia Rossetti, Wilma Goich, Attilio Romita, Charlie Gnocchi e Luca Onestini è durata due lunghe settimane, chiusi ciascuno in una stanza senza possibilità di vedersi. Lo scorso 23 Novembre i vipponi, ormai negativi, hanno fatto ritorno alla casa del GF e hanno riabbracciato gli amici di avventura.
Appena hanno fatto rientro negli studi di Cinecittà, i concorrenti negativi dal Covid si sono aperti sulle due lunghissime settimane che hanno trascorso in isolamento. Il soggiorno in hotel è stata un’esperienza che difficilmente dimenticheranno date le misure che dovevano rispettare. Ogni partecipante contagiato si trovava in una camera singola, tutte distanti tra loro, così da rendere difficile un contatto.
Wilma ha dapprima rivelato come comunicavano lei e la Rossetti e come non fosse possibile per loro incontrarsi a causa di un guardiano a fare da controllore. Le due hanno raccontato che data la distanza delle loro camere erano costrette ad urlare per farsi sentire.
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La Goich ha riferito che per tutta la quarantena la Rossetti era un continuo urlare e brontolare, e anche Charlie urlava dalla sua camera per farsi sentire. Attilio Romita, secondo il racconto di Wilma, semplicemente si lamentava e basta.
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Anche mangiare era un avventura in quanto il cibo arrivava dall’esterno, in contenitori sigillati, in base al loro stato fisico potevano scegliere cosa mangiare. I concorrenti in isolamento erano poi muniti di un telefono con il quale potevano seguire gli aggiornamenti dalla casa e le dirette, sebbene con non pochi problemi tecnici. Le camere erano sprovviste di televisione e quindi seguire la diretta era ancora più complicato.