Un grande successo torna in tv, ‘Come un gatto in tangenziale’ , in pochi però sanno che due protagoniste sono state arrestate, e non per finzione
Come un gatto in tangenziale è un film di Riccardo Milani uscito nel 2017. Qualche anno dopo, nel 2021 sul grande schermo arriva il sequel: Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto. La pellicola parla di due famiglie che vivono due realtà diverse, unite a seguito del fidanzamento dei figli adolescenti. Giovanni (interpretato da Antonio Albanese) porta avanti per conto del Parlamento Europeo uno studio che riguarda le periferie italiane, alle quali poter concedere un fondo per attività imprenditoriali a quelle persone in difficoltà economica. Al ritorno da un viaggio scopre che sua figlia Agnese ha un fidanzato, Alessio. Il ragazzo vive in un quartiere malfamato della Capitale, figlio di Monica (Paola Cortellesi) donna forte ma “povera”.
Da subito entrambi i genitori tenteranno di dissuadere i figli dal frequentarsi con qualcuno così diverso dal loro “ceto sociale”. Ma i ragazzi insegneranno molto ai due adulti. Una commedia divertente che però riesce a far passare un messaggio. Grande il successo riscosso dal film, ma in molti non sanno che due delle protagoniste sono state arrestate e non per finzione.
Come un gatto in tangenziale, protagoniste arrestate per furto
Tra le protagoniste del film Come un gatto in tangenziale, Valeria e Alessandra che nella pellicola interpretano due gemelle Pamela e Sue Ellen, due taccheggiatrici. Le sorelle sono state fermate nel 2018 per diversi reati come ad esempio il furto di un paio di occhiali da sole dal valore di 250 euro. Nel febbraio dell’anno successivo sono state prima in caserma e poi in casa agli arresti domiciliari per furto ai danni del centro commerciale Outlet Valmontone, furto pari a 5.000 euro in vestiti.
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Poco dopo l’uscita del secondo film, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto, le sorelle sono state di nuovo al centro della notizia per l’allora rischio di finire a processo con l’accusa di “furto aggravato e indebito utilizzo di falsificazione di carte di credito“. Come riportato dal Tgcom24, nell’anno 2017 Valeria e Alessandra sembrerebbe abbiano rubato ad una anziana signora la carta di credito per poi spendere 1.316 euro in soli 120 minuti.