La confessione di Franco Oppini: il motivo della sua rinuncia al Grande Fratello Vip è stato dovuto anche dall’influenza di Barbara D’Urso
I rumors e il gossip si inseguivano, e Franco Oppini era dato come uno dei papabili partecipanti dell’odierna edizione del Grande Fratello Vip. Tutti davano ormai per scontato che avrebbe seguito le orme del figlio Francesco, partecipante importante nelle scorse edizioni.
E proprio quando sembrava tutto fatto è arrivata la sua rinuncia. Stesso l’attore si racconta ai microfoni della trasmissione Trends & Celebrities in onda su Rtl 102.5, in cui confessa i motivi della rinuncia e aneddoti molto importanti.
L’attore Veneto Franco Oppini sembrava proprio sul punto di prendere parte del Grande Fratello Vip. L’ex marito di Alba Parietti e padre di Francesco, partecipante di una vecchia edizione del format della casa più famosa di Italia, ha dichiarato quale è stato il motivo per il suo rifiuto a passare dalla porta rossa. Ovvero, il suo ritorno a teatro. Come lui stesso confessa ai microfoni della trasmissione, da gennaio riprenderà le prove della rappresentazione Taxi a due piazze di Ray Cooney. Nella sua versione a differenza dell’originale, ci sarà una donna che avrà due mariti, anziché un uomo con due mogli. Ed è qui che entra in gioco Barbara D’Urso.
“Ho ricevuto anche una congrua offerta”, continua l’attore, ma, nonostante ciò, andare a teatro e il lavoro con la D’Urso sono state spinte molto più forti. “È una macchina da guerra”, rivela Oppini nei confronti di una delle padrone di casa di Canale 5. E proprio durante le prove, continuerà la trasmissione di Pomeriggio Cinque. Insomma, instancabile.
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E proprio per favorire questi suoi impegni, le prove sono dalle ore 10.00 alle 14.00. Oppini ha parlato poi con Alfonso Signorini, il quale ha compreso i motivi del suo rifiuto. Profondamente legato al Teatro, Oppini fa parte del gruppo cabarettistico I Gatti di Vicolo Miracoli.
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Che sia soltanto un arrivederci? Chissà. Oppini e il teatro sono una cosa indissolubile, come lui stesso dichiara “mi permetterà di lavorare per tre anni, anche se non ci saranno le stesse cifre”. Un richiamo quello teatrale più forte di qualunque altra cosa.