Per una certa categoria di cittadini è stato approntato un bonus destinato ad ammortizzare in modo sostanzioso le spese delle bollette. Un bonus che può arrivare a 3mila euro ma ad alcune condizioni
Uno dei sistemi che lo scorso governo ha messo in campo per cercare di mitigare l’impatto della crisi energetica sul budget familiare e su quello delle imprese è stata l’introduzione di una serie di misure economiche.
Ma oltre a destinare fondi alle fasce di popolazione più deboli il Governo Draghi prima e il Governo Meloni ora hanno agito anche su un altro aspetto che riguarda molto da vicino tutti i lavoratori e le lavoratrici. Ecco a quali è destinato il nuovo bonus inserito nei più recenti provvedimenti licenziati dall’esecutivo di centro-destra.
Tutte le sigle sindacali hanno provveduto in tempi brevi a stilare una comunicazione e una piccola guida che riguarda il nuovo bonus da 3mila euro destinato a lavoratori e lavoratrici. Ma quali sono i requisiti per ottenere questo bonus che potrebbe risultare molto utile visti gli aumenti delle utenze domestiche? E qual è la procedura con cui il lavoratore o la lavoratrice può richiedere la misura di assistenza?
Leggi anche:Reddito di Cittadinanza, chi ha quest’età perderà l’aiuto economico
Cominciando dalle buone notizie, occorre da subito sottolineare come questo bonus sia diverso da quello portato a 600 euro che era stato uno degli ultimi provvedimenti del Governo Draghi. Un bonus che va ad ampliare le capacità che le aziende hanno di premiare, in un certo senso, e aiutare i propri dipendenti. Ma se il bonus da 600 euro andava motivato, consegnando al proprio datore di lavoro le fatture e le ricevute di quanto pagato per le utenze nel corso dell’anno, il nuovo bonus da 3mila euro non ha necessità di essere richiesto in maniera attiva dal lavoratore o dalla lavoratrice.
Leggi anche:Canone Rai, non più in bolletta: come si pagherà nel 2023
È infatti l’azienda stessa che decide di erogare questo bonus da 3mila euro per aiutare il lavoratore o la lavoratrice a far fronte sempre alle spese per le utenze. Come indicato nelle circolari delle varie sigle sindacali si tratta di un bonus che l’azienda ha facoltà sia di decidere di erogare o meno sia di erogare a tutti i dipendenti o solo ad alcuni. Nella agevolazione rientrano tutte le utenze anche in caso di affitto se le utenze sono intestate al proprietario ma nel contratto è stabilito che sono a carico dell’affittuario. Come il bonus da 600 euro, anche questo da 3mila euro non va ad intaccare il reddito e non è tassato.