Enrico Montesano si difende su Instagram dopo la squalifica da “Ballando con le stelle“, deluso e amareggiato dà spiegazioni
Per Enrico Montesano l’esperienza di “Ballando con le stelle” è terminata prima del dovuto a causa di un gesto insolito che lo ha portato alla squalifica. Nel corso delle prime puntate si stava facendo conoscere dal pubblico sotto un altro punto di vista, ma il suo successo nel ballo è stato oltrepassato da un dettaglio che in molti hanno notato.
Durante le prove dello show, il diretto interessato aveva sfoggiato la t-shirt total black con su scritto “Memento audere semper”. Non appena si è reso conto dell’errore, il concorrente ha pubblicato una nota con scritto: “Un’ingenuità. Sono collezionista di magliette, anche quelle dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero”. Ma cosa è successo dopo?
Nonostante le scuse da parte di Montesano, il diretto interessato ha poi fatto sapere di essersi unito ai legali per tutelare la sua onorabilità. Così si legge sui social: “Avendo avuto notizia che la Rai vorrebbe disporre il suo allontanamento dal programma Ballando con le stelle ha dichiarato la sua assoluta buona fede. Ha ricordato di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la sua fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista. – poi ancora – Ha precisato che la maglietta da lui indossata, che fa parte di una sua collezione da anni. La stessa è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda antidemocratica. Ha ricordato che la maglietta contiene una frase di Gabriele D’Annunzio che è liberamente riprodotta anche nei libri di studio di letteratura italiana adottati nelle scuole”.
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Infine, l’ex concorrente di “Ballando con le stelle” ha spiegato che la maglietta che ha indossato è stata vista dai rappresentati della Rai sia nel corso delle prove durante una sua prestazione artistica e nella registrazione della performance. Secondo quanto riporta il diretto interessato, non ci sarebbe stata nessuna obiezione da parte dell’azienda ed ha aggiunto che il materiale montato e messo poi in onda è stato a sua volta analizzato dai rappresentati della Rai che non hanno messo in dubbio la regolarità e la liceità delle immagini.