Tra emozioni e nostalgia il 2 novembre si ricorda Gigi Proietti, un maestro che ha fatto ridere e commuovere il mondo
La notizia che nessuno si aspettava di ricevere: il 2 novembre 2020 si è dovuto dire addio a Gigi Proietti. Forse nella mente di tutti, dato il grande affetto che legava i suoi fan all’uomo, era immortale e sarebbe stato sempre pronto con una battuta a far sorridere il mondo. Certo è che la sua risata, le sue battute e la persona resteranno vivi nei ricordi degli italiani in eterno.
A due anni dalla scomparsa, in molti dedicano un pensiero all’attore, teatrante, conduttore, direttore artistico e doppiatore che ha fatto divertire diverse generazioni nel corso degli anni. Un grande uomo che è amato non solo per l’artista che era, ma anche per la bella persona che dimostrava di essere. Purtroppo la notte del 2 novembre 2020, giorno anche del suo compleanno, Gigi Proietti lascia un vuoto nel cuore di tanti.
Laganà e il ricordo su Gigi Proietti: “Non aveva difetti”
Un artista che verrà ricordato per sempre, avrebbe compiuto quest’anno 82 anni. Tra le sue frasi più celebri: “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce“. O ancora “Dalla crisi non si esce con l’odio, la rabbia: quelle sono solo le conseguenze. La soluzione, invece, è l’amore, e il far tornare di moda le persone per bene“.
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Durante il programma tv “Oggi è un altro giorno” su Rai1, presente in studio Rodolfo Laganà. L’attore era un allievo di Proietti ed ha voluto ricordare il suo grande maestro ricorrendo ad una battuta che ha commosso, fatto ridere i presenti e il pubblico a casa: “Gigi aveva difetti? No, non era neppure della Lazio“. Gigi Proietti infatti era un tifoso della Roma, stessa fede calcistica del comico.
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L’attore romano ha fatto la storia del teatro e sarà per sempre ricordato. Mancano le sue battute e la sua ironia nel parlare di moltissimi temi. Non verrà dimenticato e il modo migliore per farlo, è riportare le sue parole sul grande amore che lo legava al teatro: “Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso“, “Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere“.