La storia della fuoriserie italiana Boris sembra proprio degna di essere raccontata a sua volta in una serie TV ora che la stagione 4 approda sul servizio di streaming di Disney +
Le vicende della scalcinata truppe di guitti capitanata da René Ferretti, interpretato da un Francesco Pannofino sempre in grande spolvero, si sono trasformate da piccolo prodotto di nicchia destinato ai veri cinefili in un fenomeno globale. Lo scopo della serie è quello di prendere in giro il mondo delle fiction dei primi anni 2000 e infatti, nel caso in cui ve le foste perse, nelle prime stagioni la troupe di René Ferretti era alle prese con qualcosa di molto simile a ER: Medici in prima linea: la fiction Gli occhi del cuore.
Gli episodi non seguono però le riprese ma tutto il retroscena: gli sceneggiatori che bivaccano e cercano di fare di tutto pur di non lavorare, il megalomane egocentrico superstar Stanis La Rochelle e le vessazioni cui è sottoposto Alessandro, lo stagista innamorato ma senza speranza dell’assistente alla regia Arianna. Il tutto condito da René che cerca in tutti i modi di tenere in piedi la produzione.
Boris è una delle poche serie TV italiane che da piccolo prodotto di nicchia è passato al successo planetario con al momento quattro stagioni e un film all’attivo. Al centro della pria stagione c’è l’arrivo dello stagista Alessandro in qualità di assistente tuttofare mentre la produzione guidata da René Ferretti è alle prese con Gli occhi del cuore 2 e poi, nelle stagioni successive, con Medical Dimension.
Nel corso dei vari episodi c’è spazio per prendere in giro tutto ciò che c’è dietro la macchina da presa con gli attori maniaci di protagonismo, quelli incapaci ma che piacciono ai piani alti e i ritmi serrati delle produzioni televisive che costringono Renè a fare un po’ tutto “a c**** di cane” nonostante i suoi trascorsi di regista pluripremiato. Ma chi è il Boris che dà il nome alla serie? Boris non è altro che il pesce rosso che si trova sempre sul set e che è il confidente spirituale del regista Ferretti. Anche a lui, il regista chiede sempre di dare il massimo con il suo “daje daje daje“.
Leggi anche: Mare Fuori 3, terminate le riprese: quando e dove guardare le puntate
Tra l’altro, Boris all’inizio si sarebbe dovuto chiamare Sampras, in onore del tennista, e il nome è stato poi cambiato per evitare beghe legali con Nike che aveva acquistato i diritti di sfruttamento del nome del famoso campione della terra battuta. Una delle caratteristiche che fanno di Boris una serie molto riuscita è il modo in cui racconta il dietro le quinte di quello che avviene nelle produzioni televisive e forse non ve ne siete accorti ma nella fiction vengono coinvolti anche membri reali della troupe che si occupa di girare Boris, così come appaiono in qualità di comparse anche i veri sceneggiatori della serie prestati per l’occasione ad altri ruoli.
Leggi anche: Sofia Giaele De Donà, che lavoro fa il marito e quanto guadagna
Come nelle migliori serie tv americane, poi, Boris ha anche ospitato tantissimi volti noti tra cui Paolo Sorrentino, Filippo Timi, Frankie hi-nrg mc, Valerio Mastandrea e Laura Morante. Allo stesso tempo, nei diversi momenti della realizzazione di Gli occhi del Cuore 2 e poi di Medical Dimension, si ritrovano anche moltissime citazioni da film cult come Ritorno al Futuro, Misery non deve morire e da serie storiche come Twin Peaks.