Avete mai sentito parlate della Mano di Buddha? Si tratta di un agrume dalle tante particolarità, ecco i dettagli
Direttamente dall’Asia, in particolare dalla Cina, Giappone e India del Nord. La Mano di Buddha cresce sugli alberi di piccola taglia e cespugli. Il frutto nasce all’interno di un agrume che matura in condizioni di clima temperato e non ama gli eccessi. Oltre che in Oriente, il frutto è presente anche in alcune zone degli Stati Uniti e in alcune zone d’Italia come la Sicilia e la Calabria.
Molti turisti in viaggio da quelle parti, però, lo scambiano per un casco di piccole banane, ma in comune ha soltanto il colore poiché la Mano di Buddha è caratterizzato da alcune qualità uniche.
Mano di Buddha, perché viene considerato portafortuna
La Mano di Buddha viene considerato un portafortuna nelle zone della Cina. Si tratta di un’usanza che consiste nel posizionare al centro della tavola il frutto che viene solitamente regalato agli ospiti come simbolo di auguri affinché vivano a lungo e felicemente.
In Cina, Mano di Buddha prende il nome di “fo-shou” e oltre ad essere un portafortuna viene usato in cucina o per profumare le stanze della casa, inoltre viene prescritto anche come tonico e stimolante per l’organismo. Esso simboleggia prosperità, fertilità e longevità.
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Invece, in Giappone, il frutto viene chiamato “bushukan”, esso è considerato un portafortuna per tutte le persone che vivono nella casa in cui si trova. È un regalo che i giapponesi si scambiano il giorno di Capodanno. Inoltre, viene usato come decorazione al posto dei fiori, utile anche per apparecchiare la tavola o come soprammobile accanto a statuette di natura religiosa. La pianta di Mano di Buddha viene coltivata anche sotto forma di bonsai.
Perché si chiama Mano di Buddha? A quanto pare, per molto tempo, il frutto è stato considerato come uno dei migliori doni da offrire a Buddha come simbolo di ringraziamento. Se vengono posti due frutti vicini nella maniera corretta, possono ricordare la sagoma di due mani giunte in preghiera