Giorgia Meloni, neo Presidente del primo Governo in Italia guidato da una donna, sembra avere le idee chiare sul reddito di cittadinanza. Cosa potrebbe accadere alla misura? E quanto tempo ci vorrebbe per una modifica?
Il reddito di cittadinanza, al netto delle storture e degli scandali che ogni tanto emergono, è una misura che sta permettendo a molte famiglie in povertà di arrivare a fine mese. Ma, questa la convinzione del nuovo esecutivo che si sta insediando ufficialmente in questi giorni, per come è strutturato non va bene.
E la Presidente del Consiglio Meloni ha toccato questo tasto anche durante il discorso con cui ha formalmente chiesto la fiducia alla Camera, riprendendo in parte quanto già scritto nel programma elettorale della coalizione di centro-destra risultata vincitrice alle scorse elezioni.
Meloni, il reddito di cittadinanza non è la soluzione
Durante l’intervento che la neo Presidente del Consiglio ha tenuto alla Camera per chiedere la fiducia ai parlamentari presenti si è tornati sul reddito di cittadinanza. Secondo Meloni non è con l’assistenzialismo che si combatte la povertà e di conseguenza il reddito di cittadinanza va in qualche modo rivisto e corretto.
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Il principio ribadito nel discorso alla Camera parla di dignità dell’uomo che passa attraverso il lavoro. Questo significa che, seguendo sempre il discorso della Presidente, per le persone che sono effettivamente in grado di lavorare dovranno esserci politiche diverse proprio per entrare nel mondo del lavoro. Sempre nello stesso intervento, Meloni ha però ribadito che dove il reddito è necessario a sostenere quei soggetti che nei fatti sono fragili e quindi impossibilitati a lavorare questo dovrà essere mantenuto.
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Anche durante la campagna elettorale la coalizione di centro-destra ha, seppur con diverse sfumature, sottolineato come la misura baluardo delle idee del Movimento 5 Stelle vada rivista se non del tutto eliminata dato che, e queste sono ancora parole della Presidente del Consiglio nell’intervento alle Camera, “per come è stato pensato ha rappresentato una sconfitta“. Una possibile modifica sostanziale al reddito di cittadinanza potrebbe essere quella di far sì che sia effettivamente collegato al lavoro, senza che diventi un sussidio da percepire vita natural durante.