Le uova non rappresentano un alimento completo ma grazie alle proteine, al ferro, allo zinco, ai grassi buoni e alle vitamine sono molto importanti per la nostra alimentazione
L’uovo di gallina può essere suddiviso in tre parti: il guscio esterno formato dal 95 % di calcio, quando l’uovo è fresco, il suo aspetto è opaco grazie alla mucina che si trova sulla sua superficie subito dopo essere stato deposto. L’albume, separato dal guscio è naturalmente ricco di proteine. Il tuorlo di colore rosso arancio è separato dall’albume, si trova al centro dell’uovo, l’intensità della sua colorazione dipende molto dall’alimentazione e dalla razza della gallina.
In base alla loro freschezza le uova rientrano in tre categorie, la categoria A Extra che comprendono quelle freschissime, non trattate, nella categoria A quelle fresche, non trattate il cui termine minimo di conservazione è di 28 giorni dalla deposizione; infine nella categoria B sono inserite quelle non cedibili direttamente al consumatore ma soltanto alle imprese industriali. Bisogna però saper riconoscere un uovo fresco da un’uovo che ormai non è più buono. Esistono dei test semplici che possono essere fatti da chiunque utili ad accertare che le uova siano ancora commestibili o meno.
Piccoli metodi che ci permettono di capire se le uova sono ancora buone
Prima di acquistare le uova bisogna accertarsi che siano allevate in maniera sana e non in allevamenti intensivi. Su ogni confezione di uova e sulle uova stesse c’è un codice identificativo e a definire le modalità di allevamento è la prima cifra presente sul codice. Il numero 0 indica che le galline sono state allevate con mangime biologico e all’aperto, il numero 1 indica che sono state allevate all’aperto ma in maniera intensiva. Il numero 2 indica che sono state allevate a terra, mentre il numero 3 rappresenta l’allevamento in gabbia.
Spesso capita di acquistare le uova e conservarle per molto tempo e non sappiamo riconoscere un uovo buono da un uovo da buttare. Un test offerto dalla scienza è quello dell’uovo nell’acqua. Nel caso in cui l’uovo galleggi bisogna gettarlo, in caso contrario in cui l’uovo scende nel fondo del contenitore può essere mangiato senza problemi.
Leggi anche: Quanti passi bisogna fare per non ingrassare? Lo rivela uno studio
Leggi anche: Chi è l’italiano tra i 10 uomini più ricchi d’Europa
Un altro metodo è lo ‘shake’, bisogna prendere un uovo, agitarlo in maniera delicata se sentono i liquidi all’interno muoversi l’uovo deve essere buttato. Questo perché quando un uovo inizia a decomporsi i liquidi si separano dal tuorlo. Allo stesso modo si può rompere l’uovo e versarne il contenuto in un piatto, se il tuorlo e l’albume si mescolano l’uovo è andato a male. Facendo affidamento sui sensi si può capire, una volta aperto, se l’uovo emana un cattivo odore o se ha un brutto aspetto, anche in questi casi non è consigliabile mangiarlo.