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Curiosita'

Sigarette: cosa accade al corpo quando si smette di fumare?

Published by
Alessia Colicchio

Smettere di fumare porta benefici immediati sul nostro corpo, in particolare modo sugli organi e sui tessuti, riducendo il rischio di malattie

sigaretta rotta (Foto Pixabay)

Il fumo arreca danni all’organismo, a causa delle sue circa settanta sostanze tossiche che intaccando i vasi sanguigni, il cuore, i polmoni aumentano il rischio di ictus, attacchi al cuore, come infarto, e cancro. Ne soffrono in modo particolare le vie aeree e tutto l’apparato respiratorio, che vengono irritate, infatti mentre in un individuo sano il muco viene prodotto per liberare tossine in un fumatore il muco si accumula riempendosi di sostanze dannose. Quest’accumulo nel tempo provoca bronchiti e altre malattie. Il fumo, inoltre indebolisce la mucosa interna dello stomaco, la bocca e la gola, ma anche la pelle, le ossa e il cuoio capelluto.

Smettere di fumare non è semplice, ma riuscire a farlo può generare beneficia tutto l’organismo comportando sia una riduzione dei rischi di contrarre malattie che una miglior efficenza fisica. Smettere di fumare è possibile, a dimostrarlo è l’Istituto Superiore di Sanità, dichiara infatti che in Italia il 18% della popolazione tra 18 e 69 anni è composta da ex fumatori. I benefici sono maggiori per chi decide di smettere precocemente.

Quali sono i benefici quando si smette di fumare?

Smettere di fumare (Foto Pixabay)

Gli effetti sui fumatori dopo aver fumato l’ultima sigaretta sono evidenti, sin da subito. La nicotina generalmente aumenta la frequenza cardiaca, ma dopo 20 minuti dal suo inutilizzo il battito cardiaco comincia a rallentare e a ritornare a livelli normali, così come la pressione sanguigna. Dopo otto, o dodici ore i livelli di ossigeno nel sangue tornano ad avere un valore normale. Dopo 48 ore anche il cibo assume un sapore diverso, perché il senso del gusto e dell’olfatto migliorano sensibilmente. Dopo 72 ore, l’organismo ha eliminato tutta la nicotina e inizia la fase d’astinenza.

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Dopo un mese il tessuto polmonare inizia a guarire, questo dipende dai casi, perché in quelli più gravi ci vorrà più tempo. Il rischio di ictus, dopo 5 o 15 anni è paragonabile a quello di chi non ha mai fumato. Decidere di smettere di fumare è il primo passo per riuscirci e per distrarsi si potrebbe fare più attività fisica, ridurre la quantità di caffè, bere molta acqua e cambiare le abitudini, in modo da sostituire il momento della sigaretta con un altra ritualità.

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Alessia Colicchio