Si rivela utile, quindi, conoscere quando queste microtossine prodotte dalla muffa presente sui nostri cibi, sono effettivamente pericolose e quando invece no. Ecco quali cibi puoi consumare e quali è meglio buttare via. Nei cibi ammuffiti da buttare rientrano tutti quegli alimenti che presentano due caratteristiche: elevato contenuto di umidità o consistenza porosa. Il motivo è che questo tipo di alimenti potrebbero essere contaminati anche al di sotto della superficie esterna e quindi togliere lo strato superficiale non servirebbe a nulla.
Rientrano in questa categoria alimenti quali carne, salsiccia, bacon, avanzi di carne cotta, cereali cotti, pasta, formaggi freschi come ricotta e mozzarella, burro, yogurt, succhi di frutta, pane e pizza, frutta secca e frutta e verdura acquosi come cetrioli, pesche e pomodori. Se in casa avete uno di questi cibi contaminato dalla muffa è ideale gettarlo in un sacchetto immediatamente e pulire le superfici su cui poggiava ed eventuali contenitori.
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Se invece la muffa è presente su questi alimenti che seguono, potrai mangiarli eliminando le parti dove c’è muffa visibile ad occhio umano. Tra questi rientrano salame e prosciutto; formaggi a pasta dura; frutta e verdura solide come cavolo e carote; marmellate e confetture. Sempre meglio ricordare che tutti gli avanzi di cibi già cotti vanno consumati entro 4 giorni.
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Per evitare di trovare cibo ammuffito è importante conservare i cibi accuratamente e soprattutto evitare sprechi, comprando solo quello che mangeremo davvero. A tal proposito è consigliabile adottare la strategia del ‘Menu Settimanale’, che permette di risparmiare denaro ed evitare sprechi di cibo inutili.