C’è stato un progresso per quanto riguarda il limite al prezzo del gas e il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo iniziale
Oggi, venerdì 21 ottobre, alle prime luci del giorno si è concluso il primo Consiglio europeo volto ad assicurare forniture di energia stabili con un limite del prezzo del gas. Gli accordi presi sono ancora in bilico, in quanto non sono state prese decisioni definitive però sono stati fatti comunque notevoli passi in avanti. Questo avanzamento è stato possibile grazie all’impegno di tutti i leader e ad alcuni Paesi che hanno fatto qualche passo in dietro sulle proprie posizioni, come è avvenuto per la Germania.
Nel comunicato ufficiale si possono capire quali sono gli obiettivi comuni sulla politica energetica: ”ridurre la domanda, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, evitare razionamenti e abbassare i prezzi dell’energia per le famiglie e le imprese in tutta l’Unione, e che dev’essere preservata l’integrità del mercato unico.”
I rappresentanti di molti paesi europei, dopo 12 ore di duro confronto, hanno invitato la Commissione e il Consiglio a prendere decisioni urgenti sul limite ”dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi del gas”. Questo vuol dire che bisognerebbe vietare le transizioni di gas oltre un certo limite, le stesse che avvengono sul mercato energetico di Amsterdam (TTF). Il prezzo del gas è in calo e grazie all’intesa raggiunta, per ora, è intorno ai 125 euro a megawattora, in ribasso di circa -2,3% .
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Le conclusioni a cui si è giunti fino ad ora definiscono per grandi linee gli impegni presi dai paesi della comunità europea nei quali si stabilisce un corridoio dinamico di prezzo, di carattere temporaneo, per il gas naturale evitando l’eccessivo ed ingiustificato aumento dei prezzi. Pertanto un tetto al prezzo del gas, che prevede l’aumento del consumo di gas, è necessario tenendo conto degli impatti in termini di finanziamento e distribuzione nonché del suo impatto sui flussi oltre i confini dell’Ue.
Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo, ha detto che i paesi europei si sono mostrati uniti e compatti nella gestione della crisi economica e lo saranno in egual misura nel fronteggiare la crisi energetica. Si incontreranno martedì in Lussemburgo i diversi ministri dell’Energia per elaborare i dettagli tecnici delle proposte della Commissione con qualche aggiunta.